la mia vita in fast-forward (tranquilli sono solo le ultime due settimane)

Mi rimproverano di non essere costante.

"Sono andato sul tuo blog ma non lo aggiorni da due settimane".

Lo so. Non sono costante. Ogni tanto mi toccherà scrivere questi post di aggiornamento. Una sorta di racconto in fastforward di quella che è stata la mia vita nelle ultime due settimane. Pronti? Si parte. 7 - dico 7 episodi di Lost, un altro lunedì di fuoco in ufficio in cui ho pensato che avrei fatto meglio a stare a letto, ho allagato il bagno, il primo episodio di Heroes durante il quale sono riuscita a non addormentarmi nonostante la bruttezza e poi il 2 e il 3 perché "dai magari si riprende e ci piace" e poi basta perché concedergli tre chances va bene ma quattro sono troppe, Claretta è ancora in fiore, la "stanza tutta per me" ha cambiato aspetto un'altra volta, è arrivato il caldo di luglio e poi se ne è andato e io riesco sempre a vestirmi nel modo giusto nel momento sbagliato tanto che sto cominciando a pensare di adottarlo come stile di vita anche se credo che non ci sia bisogno di prendere una decisione al riguardo perché è così e basta - quasi una cosa congenita - sono caduta dal divano, Sisko si è rapato a zero e il dominio sta minacciando DS9 e ho scoperto chi è Worf, ho letto un altro libro di Fred Vargas e sto pensando che ora mi tocca aspettare che ne scriva un altro perché quelli che sono usciti li ho già presi tutti, ho letto "Dimmi che non vuoi morire" di Carlotto e Igort d'un fiato perché è il solo modo di leggerlo, ho visto "Road to Guantanamo" e ho capito che Winterbottom farebbe meglio ad andare in pensione perché mi sembra che si stia un po' rincoglionento, ho parlato di "Dio" in trasmissione ma per fortuna era un fumetto, ho scoperto tutto quello che c'è da fare quest'estate in Liguria e devo solo decidere quando partire.

Ora posso riprendere fiato (e tornare nell'ombra).