Siamo con l'Uomo Luce e la Fotografa e abbiamo tutti bevuto.
Nella cascina la Grande Festa è già iniziata.
Noi abbiamo in mente solo il gelato del menù e cerchiamo di capire dove dobbiamo andare e cosa dobbiamo dire perché ce lo diano senza dover sborsare un soldo (ci siamo immersi perfettamente nella parte dei "giornalisti invitati").
Andiamo alla cassa e diciamo
Funziona.
La signora sta per darci i buoni che dovremo dare alla gelataia ma poi decide che fa prima se glielo dice (tanto è lì di fianco) e le grida (per riuscire a farsi sentire nonostante la musica):
Ovviamente si girano tutti verso di noi disprezzandoci per il fatto che non tiriamo fuori i tre euro che chiedono per il cono gelato. E noi fingiamo un leggero imbarazzo (o è il vino che arrossa le nostre guance?). Ma poi ci concentriamo sul vero problema: fiordilatte, yogurt o pera?
Tutti e tre.
Intanto l'Uomo Luce decide che la cena non gli è bastata e così spacciandosi per un giornalista del New Yorker riesce a farsi dare il buono per la degustazione dei formaggi.
E poi arriva il momento di andare in albergo.
Mi faccio spiegare la strada.
Ringraziamo la padrona di casa per tutto quello che ha fatto per noi e ci congediamo non senza rimpiangere la festa, il vino, la notte stellata e i formaggi.
Salutiamo l'Uomo Luce e la Fotografa e, al buio, affrontiamo la discesa in mezzo alla vigna verso la nostra macchina (e raccogliamo un altro po' di sabbia).
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